PABLO ATCHUGARRY- VITA DELLA MATERIA
Palazzo Reale -1er piso: Sala de las Cariatides & Sala del Pequeño Lucernario
P.za del Duomo 12, 20122 Milano
Horario: de Martes a Domingo 10:00- 19:30 | jueves: 10:00 - 22:30
Lunes cerrado.
Ente Promotor: Comune di Milano, Ufficio Cultura Palazzo Reale
Info: +390288445181 - lunedì a venerdì dalle 9:00 -16:00
E-mail info: c.mostre@comune.milano.it
.....Questi ultimi tre aggettivi – accessibile, immediato e universale – sono la chiave del successo internazionale di Pablo. Se li applichiamo alle sue sculture, troviamo per esempio quella caratteristica di riconoscibilità dell’opera che sappiamo essere motivo preliminare di successo. Tutti riconoscono le sculture di Pablo. Ma c’è dell’altro, ovviamente: le sculture di Pablo sono rassicuranti, sono “buone”. Strano trovare un termine simile, così lontano da ogni definizione precisa e così inconsueto per la critica, in un saggio critico, ma ritengo che si addica perfettamente all’intero testo, perché è l’equivalente analogico del processo creativo di Pablo. Sono buone perché sono piene di speranza, sono positive. E se si uniscono queste sensazioni a una sorta di nostalgia per momenti in cui l’umanità era piena di speranza nel futuro, si comprende ancor meglio il motivo del suo successo: per rientrare nell’analiticità critica, nella storia e nella storia dell’arte, si potrebbe dire che Pablo incarna quel che si potrebbe definire la “modernità” e la “Modernità”. La “modernità” perché questa sua astrazione con molti ricordi – l’albero, la fiamma, ma anche la sua versione della “Pietà” … - è ciò che comunemente si intende per “moderno”, in un mondo dove tutti conoscono Picasso e nessuno Duchamp, ma anche tutti Van Gogh e nessuno Cézanne; e la “Modernità” con l’iniziale maiuscola, perché quel periodo storico ormai finito – ma vicino, e oggi suscitatore di infinite nostalgie – è stato, forse solo insieme all’Illuminismo, il periodo in cui la fiducia nel progresso, e quindi nel futuro, si è sviluppata grazie a una comune volontà universale, grazie a valori altrettanto universali e grandi, come il lavoro, la verità, la bellezza. Un periodo cui tutti vorremmo tornare. E tutta quell’idea di futuro si trova nella scultura di Pablo Atchugarry.
Marco Meneguzzo